Questa ipotesi è stata una delle prime prese in considerazione. Già negli anni 70 si era infatti ipotizzato che l’NDE non fosse altro che il frutto di una reazione del cervello che riviveva il momento della nascita. L’ipotesi era molto suggestiva anche perchè effettivamente è un evento comune a tutti e presentava molte analogie con le esperienze di pre-morte: il tunnel con in fondo la luce poteva benissimo essere l’esperienza vissuta dal nascituro al momento della venuta al mondo; la luce poi, poteva benissimo essere la luce delle lampade della sala operatoria. Con il proseguo delle ricerche però e con l’allargamento a soggetti sempre più diversi, ha fatto si che l’ ipotesi perdesse sempre più credito: infatti si è visto che le visioni(tunnel con la luce in fondo, sensazione di benessere, ecc ecc), comuni a tutti i soggetti indipendentemente dalla propira formazione culturale e religiosa, era stata vissuata anche in soggetti che erano nati da parto cesareo o non in sala operatoria.L’ipotesi poi, ha definitivamente perso credibilità quando lo studio si è esteso anche a soggetti non vedenti nati, che nonostante tutto avevano vissuto questo tipo di esperienze, compreso il tunnel di luce. Come poteva un non vedente nato riconoscere una forma luminosa dal momento che non ne aveva mai fatto esperienza non ti so rispondere, mi limito esclusivamente a riportare quello che si è riscontrato dalle ricerche effettuate in questi anni sull’argomento. Al momento l’unico studio di una certa importanza affrontato sull’NDE, è quello compiuto dal cardiologo olandese Pim van Lommel.
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